Chi Siamo
La nostra cucina
I nostri piatti nascono dalla collaborazione tra lo chef ed un nutrizionista, sono sani, con i sapori "casalinghi" di una volta, i tipici piatti della dieta mediterranea. Un'ampia scelta di pesce proveniente mari italiani e da allevamenti nazionali viene lavorato dal nostro chef con mano sapiente per enfatizzarne sapori e profumi.
Il nostro forno sempre aperto a pranzo e cena ci regala pizze con impasti a lunga lievitazione da farine non raffinate e l’attenzione per i prodotti freschi e di stagione ci accompagna anche in pizzeria.
Perché l’esperienza di Pizzorante possa essere fruibile a tutti, la nostra carta conta numerosi piatti senza glutine, vegani e vegetariani
La bussola del gusto: sapori dal Piemonte
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Simone Biancorosso
classe 2006, ronzino di razza con spiccate attidudini alla comunicazione ed alla vendita, brillante, simpatico, possiede una innata eleganza ed educazione che lo rende piacevolmente empatico.
Condividiamo un percorso scolastico di 4 anni, nella sua veste di allievo e la mia di docente, ricco di controversie nel rispetto e nell'ammirazione reciproca. La professione ci riporta insieme nel mondo del lavoro a condividere sogni e progetti ambiti.
Ha portato a termine con successo stage formativi all'Hotel Sitea e al ristorante del Cambio maturando un elevata crescita professionale.
Nella sua carriera annovera servizi a ministri del nostro governo e ben due servizi al nostro capo dello stato Sergio Mattarella.
Porta all'interno dello staff una ventata di allegria e di professionalità che dalla freschezza delle sue convinzioni e conoscenze professionali potrà solo far crescere il livello di attenzione verso il cliente.
L’origine del piatto, detto anche “Bollito sette tagli”, sembra che sia legata alla secolare consuetudine dei mercati di bestiame piemontesi. Nel corso del tempo, verosimilmente per via della sua grande bontà, si sarebbe diffuso anche in altre parti d’Italia, sebbene attualmente in pochi riescano a prepararlo in maniera completa.
È a partire dai primi del Novecento che il Bollito diviene un piatto solenne, presentato ai grandi banchetti familiari o consumato con gli amici. Tra i piatti preferiti da Camillo Benso Conte di Cavour, di cui conosciamo l’amore per la buona tavola a cui attribuiva anche virtù diplomatiche, il “Gran Bollito Piemontese” piaceva molto a Vittorio Emanuele II, noto buongustaio e ottimo bevitore, oltre che superbo cacciatore.
La ricetta del Gran Bollito è molto controversa ma, secondo la tradizione ripresa da Giovanni Goria con l’Accademia Italiana della Cucina che l’ha ricostruita, è imprescindibile seguire la regola dei sette tagli, dei sette ammennicoli e delle sette salse.
Occorre anzitutto “un soggetto adatto”: vitello di razza piemontese, “della fassone” o “della coscia” o “dal culo triplo”, ben alimentato, di buon carattere, tranquillo e che non abbia mai lavorato.
La carne, ben frollata, va cotta tutta insieme – scrive l’Accademia – “così certi pezzi sono più morbidi, certi più croccanti , è un pregio”, immergendola in acqua già bollente, poco salata “si ritocca alla fine”, con dentro il mazzo dei profumi “rosmarino, aglio, lauro, sedano, cipolla, gambi di prezzemolo” e tirata su al momento del servizio.
Il Fritto Misto alla Piemontese è un piatto tipicamente invernale, preparato spesso in occasione delle festività.
È una ricetta che profuma di antiche tradizioni popolari, che riporta con il pensiero al tempo in cui i contadini macellavano le bestie in casa “in proprio” e le famiglie si dividevano poi equamente i vari tagli di carne.
A Pizzorante lo trovi rispettoso delle tradizioni ed all'insegna delle nuove esigenze alimentari , con o senza frattaglie e nella versione GlutenfreeIl detto “del maiale non si butta via niente”, trova conferma nella storia del fritto misto: oltre a dividersi i tagli di carne più pregiati, le famiglie conservavano e consumavano anche le restanti parti dell’animale, le frattaglie in particolare.
Il Fritto misto è un piatto intoccabile per i monferrini e i piemontesi tutti, tanto che è stata addirittura fondata la Confraternita del fritto misto alla monferrina, l’Accademia della Fricia, che ha sede a Crea e il nobile scopo di custodire l’antica tradizione di questo piatto intramontabile.
Il fritto misto alla monferrina richiede tempi di preparazione molto lunghi, per questo non è così facile trovarlo nel menù dei ristoranti.
Produciamo prodotti di pizzeria e cucina senza glutine. L'avere in famiglia due persone celiache, da sempre ha sviluppato la nostra sensibilità verso questa esigenza del cliente.
Il nostro impegno è rivolto al proporre un prodotto che mantenga le primarie caratteristiche organolettiche pur non contenendo glutine.
Ricerchiamo continuamente soluzioni per dare il meglio in sicurezza. Scelte di farine certificate per la pizza che assembliamo ottenendo una ricetta personalizzata che noi riteniamo ottimale dopo numerose prove.
Proponiamo tutto il nostro normale menù nella versione senza glutine, tutto rigorosamente prodotto da noi senza l'utilizzo di surrogati o basi pronte. Siamo inoltre tra i pochi delivery che lo consegnano a casa vostra.
Un ultima sfida…… la pandemia, che ha sconvolto la vita di tutti. Sulla nostra strada sono apparse ombre che hanno messo a dura prova il nostro entusiasmo.
Ma anche a 60 anni e senza mai averlo fatto prima, non ci sono volute molte parole prima di decidere di montare sul nostro furgone per portare le nostre prelibatezze e le nostre piccole attenzioni direttamente nelle vostre case.
La combinazione di mille timori e forse un po' di incoscienza ha portato alla nascita del nostro servizio Delivery con un cuore da ristoratore, che ci ha permesso di stare accanto ai nostri clienti affezionati e di conoscerne di molti nuovi.
Pizzorante è tra i pochissimi delivery che consegna prodotti Gluten-free, vegani, e vegetariani!!
Anche con la pandemia alle spalle, continuiamo il nostro servizio, compatibilmente con la mole di lavoro e la consistenza degli ordini inviati portando sulla tua tavola i nostri piatti e le nostre pizze comprendendo tutto il menù. Il motto rimane " tu apparecchia la tavola, al resto pensiamo noi"
e....buon appetito
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